incontrare i genitori in cerchio

Il lavoro per la parità di genere e la prevenzione della violenza maschile a donne e minori nei cerchi di padri e di madri
Torino, Roma, Palermo, Napoli marzo-settembre 2024.

Formatori e formatrici:
Davide Bertolino, Olivier Malcor, Elisa Mignemi, Andrea Santoro, Simona Segalin, Claudia Signoretti

TORINO
Il corso si è concluso.

ROMA
Il corso si è concluso

PALERMO
Il corso si è concluso

NAPOLI
Sabato 14 settembre, dalle 9 alle 16
Sabato 28 settembre, dalle 9 alle 18
Domenica 29 settembre, dalle 9 alle 13.

Sede:
Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Maggiore
via Duomo, 237/A
80138 Napoli NA

Le iscrizioni sono chiuse.

Introduzione e obiettivi formativi

Considerare il lavoro sulla genitorialità all’interno della strategia di prevenzione della violenza maschile a donne e minori significa sintonizzarsi sui principi cardine espressi dalla Convenzione di Istanbul, che già nel preambolo afferma: «riconoscendo che il raggiungimento dell’uguaglianza di genere de jure e de facto è un elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne».
Alla luce di queste linee di indirizzo, la transizione verso la genitorialità diventa uno dei momenti chiave per la conferma e la trasmissione intergenerazionale delle dinamiche discriminatorie che, sulla base di vari aspetti sistemici, scaricano sulle donne il carico delle responsabilità di cura e lavoro domestico non retribuito a scapito dello sviluppo personale e professionale.
Il programma formativo in oggetto si prefigge di formare i e le partecipanti nell’organizzazione e nella facilitazione di cerchi di condivisione di padri e di madri, con attenzione particolare ai seguenti contenuti:

– risorse per accogliere le trasformazioni insite nella transizione da coppia a famiglia;
– stimoli per elaborare nuove modalità relazionali orientate a principi di rispetto, parità e responsabilità.

Per raggiungere questi obiettivi, oltre a passare in rassegna la metodologia del cerchio di condivisione, con relative caratteristiche, limiti e potenzialità, sarà utile incrociare i contenuti essenziali per inquadrare il fenomeno dell’ingresso nella genitorialità con le dimensioni di genere maschile e femminile che mediano questo passaggio, analizzando come queste ultime aumentino la complessità e sotto diversi aspetti rendano critico tale passaggio. Successivamente, il lavoro si
focalizzerà sull’esame di come i cerchi di padri e quelli di madri possano rappresentare una possibilità per disinnescare alcune di queste criticità e rappresentare pertanto uno strumento di promozione della salute e del benessere.

Partecipanti

Il corso è rivolto a persone interessate alla facilitazione di gruppi di padri – prioritariamente – e/o di madri nel periodo dei primi mille giorni e non solo, con un’attenzione rivolta anche alla promozione della parità di genere e alla prevenzione della violenza maschile a donne e minori. Tra questi sono inclusi:

– volontari/e, attivisti/e, professionisti/e di associazioni, ONG e in generale realtà provenienti dal terzo settore;
– personale del settore socio sanitario e socio educativo.

All’interno del percorso formativo, basato prevalentemente su una metodologia di tipo esperienziale, verranno forniti strumenti pratici e teorici per sviluppare competenze di facilitazione di un cerchio di condivisione. È gradita comunque una precedente esperienza (anche di base) nella gestione dei gruppi e delle relazioni ivi coinvolte. Inoltre, per accedere alla formazione sarà necessario aver seguito il corso di formazione a distanza Il padre nei primi 1.000 giorni di vita , in una delle tre versioni disponibili a seconda del proprio profilo (per personale sanitario, volontario oppure educativo).
Le candidature segnalate verranno esaminate da una commissione nominata dal coordinamento del progetto 4e-parent, che selezionerà quelle più attinenti agli obiettivi progettuali di promozione della parità di genere e prevenzione della violenza maschile a donne e minori, attraverso la promozione dei cerchi di condivisione tra padri e/o madri.