Del 22 novembre il convegno dell’ISTAT “La prevenzione della violenza contro le donne: stereotipi di genere, big data e strumenti per la valutazione del rischio.” Dati e lavori del convegno consentono di ricavare indicazioni utili per le politiche.
Articoli
I papà in sala parto: ancora difficile farli rientrare
Papà ammessi con fatica, considerati visitatori e non care giver, tenuti lontani dall’esperienza del travaglio e del parto insieme alle proprie compagne. La pandemia spesso ha peggiorato i pregiudizi nei loro confronti e tuttora è difficile invertire la tendenza.
Donazione di seme e paternità: costruire relazioni serene
La ricerca scientifica dimostra che i bambini e le bambine nate grazie alla donazione di gameti hanno le stesse probabilità di crescere sereni ed equilibrati se la decisione è consapevole e ben ponderata da entrambi i partner.
Manovra e natalità: quanto aiuta un mese di congedo in più al 60%?
Si sa, la coperta è stretta, ma con questo ulteriore intervento il governo rischia di perdere, una volta di più, l’occasione di incidere sull’ineguale distribuzione del lavoro domestico e di cura fra madri e padri.
Assistente materna: il vuoto dopo la tempesta
L’assistente materna si affaccia e scompare rapidamente, ma alle esigenze si fatica a dare risposta
Allattamento: anche i papà entrano in gioco
L’allattamento è una faccenda che non riguarda solo la mamma e il suo bambino o la sua bambina: è un atto di cura che comprende il contatto fisico, il contenimento, l’incontro di sguardi, la creazione di un legame di attaccamento che trasmette sicurezza e nutre la mente oltre che il corpo. Anche i papà possono partecipare a questo scambio affettivo, prendendosi cura sia del bimbo o della bimba, sia della mamma. Non solo possono, ma il loro ruolo è fondamentale per la buona riuscita dell’allattamento.
Lo stile di vita paterno prima del concepimento
Quando una coppia programma una gravidanza, giustamente l’aspirante mamma fissa un colloquio preconcezionale e riceve informazioni utili su come prepararsi al meglio per l’attesa, su come adeguare il proprio stile di vita a beneficio del nascituro. Raramente la stessa cura, le stesse informazioni vengono rivolte all’aspirante papà. È ovvio infatti che le condizioni di salute della donna influiscono sullo sviluppo del feto che cresce dentro di lei, mentre è meno intuitivo, ed è noto solo da pochi anni, che anche le condizioni di salute del futuro papà in epoca preconcezionale hanno un impatto sull’esito della gravidanza e sullo sviluppo del nascituro.
Giocare con entrambi i genitori migliora lo sviluppo cognitivo
I piccoli traggono beneficio dal gioco con mamma e papà, che li accompagnano e offrono loro stimoli per esplorare la realtà, conoscere sé stessi e le proprie risorse, per imparare a relazionarsi con gli altri, interiorizzare le regole sociali, sperimentare approcci creativi per risolvere i problemi.
Papà canguro: il contatto continuo pelle a pelle giova a tutti
I benefici del metodo della “mamma canguro” sono noti e comprovati da tempo. Di recente, sono apparsi i primi studi che indagano quello che succede quando sono, invece, i papà a prendersi cura così dei loro bimbi e delle loro bimbe. I risultati dimostrano, anche in questo caso, vantaggi per la salute fisica e il benessere psicologico per tutte le persone coinvolte, un guadagno di consapevolezza e confidenza nelle proprie competenze da parte dei padri e lo sviluppo di un saldo legame di attaccamento.
Ribaltare il paradigma: il lavoro di cura è un impegno che riguarda tutti
Oggi nella nostra società il lavoro di cura della casa, della famiglia, della prole, degli anziani e dei disabili è considerato un impegno di scarso valore. È un’occupazione spesso non retribuita o retribuita molto meno di tanti altri mestieri. Nelle famiglie se ne...
Depressione dopo il parto: tra stigma e stereotipi anche i papà ne soffrono
Il 9% degli uomini va incontro a depressione entro il primo anno di paternità, secondo una metanalisi pubblicata nel 2020. La prevalenza è inferiore a quella della depressione materna, pari al 10-15%, ma comunque significativa. Eppure, la depressione post-partum maschile è un disturbo di cui si parla poco o niente, sommerso dallo stigma e dagli stereotipi di genere. In questo contesto, l’attività pediatrica può essere una grande risorsa.
Asili nido: soldi a singhiozzo
Un’occasione preziosa da non sprecare. In questi termini si era parlato nei mesi passati dei fondi Pnrr stanziati per l’ampliamento dell’offerta di asili nido in Italia. Oltre un miliardo di euro per avvicinarci finalmente ai livelli definiti dall’Unione europea. Le preoccupazioni che in molti avevano mostrato si sono fatte sempre più concrete. L’ennesima scadenza slittata è stata quella del 30 giugno. Nel frattempo, la stampa che si sta occupando del tema ha rilevato due criticità non di poco conto: la riduzione degli obiettivi e la destinazione d’uso dei fondi.
La ripartizione del lavoro domestico: al cuore della disuguaglianza di genere
In Italia la cura della famiglia e della casa continua a gravare prevalentemente sulle spalle delle donne. Questa disparità condiziona pesantemente ogni aspetto della vita femminile: le relazioni sociali, la realizzazione professionale, l’indipendenza economica e i rapporti di potere all’interno della coppia e della famiglia. Un progresso c’è: passa attraverso l’impegno dei giovani padri coinvolti nella cura di figli e figlie, e attraverso la trasmissione di modelli culturali più equi alle nuove generazioni.
Il mese di congedo parentale all’80%
La legge di bilancio 2023 apporta un lieve incremento economico dei congedi parentali. Tuttavia, inquadrandolo nel contesto italiano, non solo i suoi effetti positivi sono estremamente limitati, ma con tutta probabilità incrementerà pure il divario di genere in termini occupazionali e di cura genitoriale.
Quando nasce un figlio nasce anche un padre
L’ottava edizione del rapporto di Save the Children sulla maternità in Italia contiene, per la prima volta, un capitolo dedicato ai papà.
Fuori dal nido
Gli asili nido sono livelli essenziali di prestazione: possono contribuire ad equilibrare le disuguaglianze nell’occupazione tra donne e uomini, ma sono anche fondamentali per lo sviluppo socio-cognitivo nella prima infanzia. L’Italia però deve lavorare ancora per avvicinarsi agli obiettivi europei che sono passati dal 33% al 45% di copertura del servizio. In questo contesto i fondi del PNRR rappresentano una grande occasione, da non sprecare.
Padri e madri: il congedo dopo il parto fa bene alla salute mentale
Il congedo dopo il parto è protettivo verso i disturbi di salute mentale delle madri, specialmente se retribuito almeno per 2-3 mesi, meno chiari i risultati per quanto riguarda il congedo paterno, tuttavia, anche i padri manifestano miglioramenti per quanto riguarda la loro salute psichica quando ci sono politiche che offrono adeguata sostituzione salariale o incentivi in altre forme.
Sono i principali risultati di un lavoro pubblicato su Lancet public health.
Lontano dai fornelli per fare il papà
«D’ora in poi il mio lavoro principale sarà fare il papà». Questo l’annuncio di Franco Aliberti, pasticcere e chef che ha scelto di dare la priorità alla cura del figlioletto di due anni. Senza rinunciare del tutto al lavoro, lo trasformerà in attività di consulenza e di scrittura che gli consentono di liberare il tempo da trascorrere con il piccolo.