Società e diritti

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Asili nido: soldi a singhiozzo

Asili nido: soldi a singhiozzo

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Un’occasione preziosa da non sprecare. In questi termini si era parlato nei mesi passati dei fondi Pnrr stanziati per l’ampliamento dell’offerta di asili nido in Italia. Oltre un miliardo di euro per avvicinarci finalmente ai livelli definiti dall’Unione europea. Le preoccupazioni che in molti avevano mostrato si sono fatte sempre più concrete. L’ennesima scadenza slittata è stata quella del 30 giugno. Nel frattempo, la stampa che si sta occupando del tema ha rilevato due criticità non di poco conto: la riduzione degli obiettivi e la destinazione d’uso dei fondi.

La ripartizione del lavoro domestico: al cuore della disuguaglianza di genere

La ripartizione del lavoro domestico: al cuore della disuguaglianza di genere

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In Italia la cura della famiglia e della casa continua a gravare prevalentemente sulle spalle delle donne. Questa disparità condiziona pesantemente ogni aspetto della vita femminile: le relazioni sociali, la realizzazione professionale, l’indipendenza economica e i rapporti di potere all’interno della coppia e della famiglia. Un progresso c’è: passa attraverso l’impegno dei giovani padri coinvolti nella cura di figli e figlie, e attraverso la trasmissione di modelli culturali più equi alle nuove generazioni.

Il mese di congedo parentale all’80%

Il mese di congedo parentale all’80%

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La legge di bilancio 2023 apporta un lieve incremento economico dei congedi parentali. Tuttavia, inquadrandolo nel contesto italiano, non solo i suoi effetti positivi sono estremamente limitati, ma con tutta probabilità incrementerà pure il divario di genere in termini occupazionali e di cura genitoriale.

Fuori dal nido

Fuori dal nido

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Gli asili nido sono livelli essenziali di prestazione: possono contribuire ad equilibrare le disuguaglianze nell’occupazione tra donne e uomini, ma sono anche fondamentali per lo sviluppo socio-cognitivo nella prima infanzia. L’Italia però deve lavorare ancora per avvicinarsi agli obiettivi europei che sono passati dal 33% al 45% di copertura del servizio. In questo contesto i fondi del PNRR rappresentano una grande occasione, da non sprecare.