Il nuovo rapporto di Save the Children sulla maternità in Italia, Mamme equilibriste contiene, per la prima volta, una sezione sui padri, Quando nasce un figlio, nasce anche un padre, a cura di Maddalena Cannito, autrice del bel libro Fare spazio alla paternità (Il Mulino 2022).
Si parla di come è cambiata e sta cambiando la paternità in Italia, dell’impatto del lavoro sull’essere padri, della offerta (scarsa) di congedi per i papà, e del loro utilizzo effettivo (altrettanto scarso). Una sezione ancora breve, nove pagine su settantasette, ma destinata a crescere se si pensa a quello che ci dice la scienza, ovvero che il ruolo del padre come secondo caregiver, soprattutto nei primi mille giorni, è specifico e non meno importante di quello della madre per lo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale dei bambini e delle bambine, poi adolescenti e infine persone.
La presenza affettiva e pratica del padre fin dalla gravidanza e la nascita, dunque, risponde a un bisogno effettivo e importante per l’intera famiglia. Ed è anche necessaria per riequilibrare il carico del lavoro di cura e domestico, ora fortemente sbilanciato a sfavore delle donne, come documentano con dovizia di dati le analisi di Alessandra Minello contenute in questo stesso rapporto.
Un contributo, quello dei papà, importante anche per favorire l’occupazione femminile, rispetto alla quale l’Italia è al penultimo posto in Europa. Sarebbe un segnale importante che un giorno il rapporto di Save the Children, utilissimo e ben documentato, possa intitolarsi Genitori equilibristi, a documentare un avvenuto cambiamento, nella cultura e nella normativa, rispetto ai ruoli di madri e padri nella cura. Un obiettivo per il quale il progetto 4e-parent lavora.
Quando nasce un figlio nasce anche un padre
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