Riforma dei congedi
Verso una riforma organica dei congedi
La proposta di 4e-parent
Nel nostro paese sono ancora molti gli ostacoli per una genitorialità equa e condivisa: barriere economiche, disparità occupazionali, stereotipi di genere, impediscono di fatto l’esercizio paritetico della figura materna e paterna, nonché il coinvolgimento tempestivo ed empatico dei padri nella cura dei figli e delle figlie.
Le azioni di advocacy del progetto 4e-parent mirano perciò a creare un quadro politico e un ambiente di lavoro favorevoli a un cambiamento strutturale.
Per questo il progetto ha organizzato l’incontro “Il tempo dei papà”, che si è svolto a Roma il 26 settembre 2024, in presenza di esponenti delle forze politiche, del mondo aziendale e della società civile.
Leggi il resoconto del convegno..
Ascolta qui la registrazione dell’evento.
Consulta le presentazioni:
- Il coinvolgimento del padre nei primi mille giorni: benefici per i bambini e le bambine, i genitori e le famiglie – le evidenze scientifiche. Giorgio Tamburlini, Alessandro Volta.
- Cosa chiedono i genitori e cosa possono fare le aziende: i risultati di due indagini su congedi e conciliazione. Maddalena Cannito, Barbara Vatta
- Subito un’efficace politica dei congedi per il benessere delle famiglie, della società e delle aziende. Annina Lubbock
Obiettivo dell’incontro: presentare un pacchetto di iniziative relative ai congedi per i padri e ad altre misure di conciliazione, con l’auspicio di avviare un’adeguata riforma organica a partire dalla Legge di Bilancio per il 2025.
La proposta mette al primo posto la necessità di estendere i congedi per i padri come misura necessaria per assicurare il benessere delle bambine e dei bambini fin dai primi giorni di vita, ma non solo. L’obiettivo è anche quello di estendere i congedi atutte le categorie di lavoratori, correggere l’ineguale distribuzione della cura fra madri e padri, per favorire l’occupazione femminile e, dunque, la natalità.
Ecco il testo completo delle misure contenute nella proposta e la versione sintetica.
Attualmente l’Italia è uno dei paesi europei con il più alto divario fra congedi di maternità e congedi di paternità. Si tratta di uno degli indicatori principali, anche se non l’unico, che mostra quanto ci sia ancora da lavorare nel nostro paese per promuovere un cambiamento, ancora troppo lento e discontinuo, anche in termini di cultura dei servizi, che ancora fatica a favorire l’inclusione del padre.
Consulta qui: i dati italiani ed europei sull’utilizzo dei congedi.
Evidenze scientifiche confermano i molteplici benefici della figura paterna all’interno delle dinamiche familiari; per questo il progetto prevede di supportare la modifica delle politiche e delle pratiche organizzative e professionali che oggi sono un ostacolo alla genitorialità condivisa, sia per quanto riguarda le donne, sia per quanto riguarda gli uomini.
Leggi la scheda sui principali benefici della presenza della figura paterna.
La maggior parte dei genitori interpellati ha condiviso la necessità di istituire un congedo paritetico, cioè uguale per durata e retribuzione, per i padri e le madri e di informare e sensibilizzare la dirigenza delle aziende sui benefici del coinvolgimento paterno nelle cure di figli e figlie, così da abbattere gli stereotipi limitanti ancora radicati nei luoghi di lavoro.
Scopri qui le opinioni dei neogenitori sui congedi.
Consulta qui il policy brief da cui siamo partiti a ottobre 2023: Proposta legge finanziaria 2024.