Sono sempre più numerosi in Italia lavoratori e lavoratrici indipendenti, cioè privi di un contratto di lavoro dipendente, pubblico o privato, a tempo determinato o indeterminato. Sono per lo più giovani uomini e donne, che si trovano proprio nella fascia di età in cui più spesso si pianifica una gravidanza. Eppure questa ampia platea di genitori e potenziali genitori è discriminata nell’accesso ai congedi previsti alla nascita di un figlio o di una figlia. Una denuncia presentata anche al convegno “Il tempo dei papà”.
Societa’ e diritti
Educazione sessuale comprensiva: anche per combattere gli stereotipi di genere
L’educazione sessuale comprensiva non si limita alle nozioni della fisiologia dei rapporti sessuali e alle precauzioni per prevenire gravidanze indesiderate e malattie a trasmissione sessuale, ma integra aspetti cognitivi, fisici, emotivi e sociali della sessualità, per fornire conoscenze e competenze che consentano per tutta la vita di aver cura della propria salute fisica e psicologica, del proprio benessere e sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose dei diritti di ogni persona coinvolta. I documenti dell’UNESCO, le linee guida italiane e la posizione del coordinamento genitori.
Genitori davvero alla pari: ecco l’uovo di colombo per promuovere la natalità
Per mettere le coppie in condizioni di appagare il proprio desiderio di genitorialità bisogna attivare politiche che favoriscano il riequilibrio dei divari di genere: a partire da congedi di genitorialità perfettamente paritari, integrati con politiche fiscali e dei servizi che ne rendano paritario l’utilizzo concreto. Purtroppo invece agli Stati generali della Natalità il tema cruciale del coinvolgimento dei padri nella cura di figli e figlie è comparso pochissimo e il carico di lavoro che grava sulle madri è rimasto il classico elefante nella stanza.
Italia e Svezia a confronto: come si utilizzano i congedi parentali
In che modo i papà dovrebbero impiegare il tempo dedicato al congedo? Se ne è discusso in Italia dopo una sentenza che ha reintegrato un papà licenziato perché nella giornata di congedo si era dedicato a fare la spesa. Ma anche in Svezia, si discute se concedere più flessibilità alle famiglie nell’organizzazione dei tempi, oppure regolamentare in modo più restrittivo i congedi per indirizzare le coppie verso una maggiore condivisione del lavoro di cura.
I papà in sala parto: ancora difficile farli rientrare
Papà ammessi con fatica, considerati visitatori e non care giver, tenuti lontani dall’esperienza del travaglio e del parto insieme alle proprie compagne. La pandemia spesso ha peggiorato i pregiudizi nei loro confronti e tuttora è difficile invertire la tendenza.
Manovra e natalità: quanto aiuta un mese di congedo in più al 60%?
Si sa, la coperta è stretta, ma con questo ulteriore intervento il governo rischia di perdere, una volta di più, l’occasione di incidere sull’ineguale distribuzione del lavoro domestico e di cura fra madri e padri.
Asili nido: soldi a singhiozzo
Un’occasione preziosa da non sprecare. In questi termini si era parlato nei mesi passati dei fondi Pnrr stanziati per l’ampliamento dell’offerta di asili nido in Italia. Oltre un miliardo di euro per avvicinarci finalmente ai livelli definiti dall’Unione europea. Le preoccupazioni che in molti avevano mostrato si sono fatte sempre più concrete. L’ennesima scadenza slittata è stata quella del 30 giugno. Nel frattempo, la stampa che si sta occupando del tema ha rilevato due criticità non di poco conto: la riduzione degli obiettivi e la destinazione d’uso dei fondi.
La ripartizione del lavoro domestico: al cuore della disuguaglianza di genere
In Italia la cura della famiglia e della casa continua a gravare prevalentemente sulle spalle delle donne. Questa disparità condiziona pesantemente ogni aspetto della vita femminile: le relazioni sociali, la realizzazione professionale, l’indipendenza economica e i rapporti di potere all’interno della coppia e della famiglia. Un progresso c’è: passa attraverso l’impegno dei giovani padri coinvolti nella cura di figli e figlie, e attraverso la trasmissione di modelli culturali più equi alle nuove generazioni.
La pillola: genitori (più) consapevoli
Una cattiveria. Una cattiveria contro le donne, non c’è dubbio, e il loro diritto di scelta. Ma a ben vedere anche contro i loro compagni, le famiglie e la società nel suo complesso. Il 24 maggio il Consiglio di amministrazione di AIFA ha rinviato la decisione sulla gratuità dei contraccettivi orali e chiesto maggiori approfondimenti. Ma i dati c’erano già tutti…
Quando nasce un figlio nasce anche un padre
L’ottava edizione del rapporto di Save the Children sulla maternità in Italia contiene, per la prima volta, un capitolo dedicato ai papà.
InGenere: una rivista online in prospettiva di genere
inGenere è una rivista online di informazione, approfondimento, dibattito e proposte su questioni economiche e sociali, analizzate in una prospettiva di genere. Aiuta a inquadrare in un contesto ampio i temi della genitorialità tra stereotipi e opportunità.
Fuori dal nido
Gli asili nido sono livelli essenziali di prestazione: possono contribuire ad equilibrare le disuguaglianze nell’occupazione tra donne e uomini, ma sono anche fondamentali per lo sviluppo socio-cognitivo nella prima infanzia. L’Italia però deve lavorare ancora per avvicinarsi agli obiettivi europei che sono passati dal 33% al 45% di copertura del servizio. In questo contesto i fondi del PNRR rappresentano una grande occasione, da non sprecare.